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Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali.


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NASCE IL DISTRETTO DEL CIBO DELLA MARCA TREVIGIANA

NASCE IL DISTRETTO DEL CIBO DELLA MARCA TREVIGIANA

Si è tenuta Mercoledì 27 maggio 2020 alle ore 11.00 presso la Sala Consiliare di Villa Brandolini a Solighetto di Pieve di Soligo TV la conferenza stampa di presentazione del Comitato promotore e dell'iniziativa del "Distretto del cibo della Marca Trevigiana" con la presenza dell'Assessore Regionale Giuseppe Pan.

Si tratta di una progettualità promossa dal GAL (Gruppo di Azione Locale) dell'Alta Marca Trevigiana, un'agenzia di sviluppo rappresentativa di 50 soci, pubblici e privati, con sede a Solighetto di Pieve di Soligo, che oltre a finanziare progetti con fondi comunitari e regionali per lo sviluppo rurale, si occupa anche di promozione, animazione e valorizzazione del territorio.

Il progetto "Distretto del cibo" prende spunto dall'art. 1 comma 499 della Legge 27/12/2017 n. 205 che  ha istituito i "Distretti del cibo": si tratta di sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale, funzionali a perseguire lo sviluppo territoriale,  favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari e la coesione e l'inclusione sociale.

Poiché spetta alle Regioni individuare i distretti del cibo, la Regione Veneto ha definito nel dicembre 2019 le procedure per il riconoscimento dei distretti del cibo, al fine di promuovere il consolidamento e lo sviluppo di sistemi associativi e multisettoriali che possano esercitare un'azione aggregante più ampia rispetto a quella già prevista dalle Organizzazioni dei produttori e dai Consorzi di tutela delle produzioni DOC e DOP e IGT.

Ecco quindi che la Camera di Commercio di Treviso Belluno Dolomiti, le associazioni di categoria del mondo agricolo della provincia di Treviso quali Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative e Confederazione Italiana Agricoltura hanno aderito alla proposta del GAL dell'Alta Marca Trevigiana per dar vita, sulla base delle direttive regionali, al "Distretto del cibo della Marca Trevigiana". Le altre Associazioni di categoria, i più rappresentativi Consorzi di prodotto del territorio e l'Unpli Treviso insieme ai promotori saranno fra i soci fondatori del costituendo Distretto.

In un sistema produttivo locale come quello della Marca Trevigiana che presenta un rapporto tra numero di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari e popolazione residente superiore alla media regionale, un sistema con un ricco e abbondante paniere di eccellenze agricole e agroalimentari di qualità e tipiche che deliziano i palati di tutto il mondo, con prodotti diventati veri e propri simboli e icona dell'Italian life style, esportati in più di 80 Paesi nel mondo, con una eccezionale capacità di traino per promuovere il territorio, compresa l'area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg diventato da poco Patrimonio Unesco, arrivare a costituire un "distretto del cibo" appare di fondamentale importanza.

Data l'elevata presenza di prodotti a marchio di riconoscimento comunitario, il sistema trevigiano si caratterizza per la numerosa presenza di Consorzi di tutela dei relativi prodotti (Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, asparago di Cimadolmo IGP, asparago di Badoere IGP,  Casatella DOP e della Mozzarella STP, del Marrone di Combai IGP del Marrone di Monfenera IGP oltre che dai vini dei colli di Conegliano Doc e Docg e del Prosecco Superiore Asolo Montello Docg, il raboso e i vini del Piave) e da un ricco paniere di prodotti tradizionali e tipici quali i formaggi del Grappa (Morlacco e Bastardo), i formaggi del Grappa, del Monte Cesen e del Cansiglio, il miele e la sopressa di Altamarca,  la mela di Monfumo, il biso di Borso, ecc., oltre alle Piccole Produzioni Locali e alle specificità della cucina come lo spiedo d'Altamarca ed altre ricette tipiche. Accanto a questo nella nostra Provincia vi è la presenza di una solida cultura e tradizione enogastronomica, di una ristorazione diffusa con un ottimo rapporto qualità-prezzo, di importanti rassegne enogastronomiche che connotano una vocazione dell'intera Marca Trevigiana per il turismo enogastronomico.

Il nascente "Distretto del cibo della Marca Trevigiana" si propone quindi di svolgere un ruolo strategico nell'integrazione tra le diverse attività agricole e agroalimentari del territorio e anche con i settori funzionalmente complementari per la valorizzazione, promozione e commercializzazione delle produzioni alimentari di qualità, anche tramite e-commerce, vendita diretta e degustazione/ristorazione diretto allo sviluppo territoriale. Successivamente andrà creato un "marchio-ombrello" per la Marca Trevigiana ed il suo paniere sarà utilizzato per individuare più prodotti, diversi tra loro, marchi ombrello che potrà svolgere anche la funzione di marchio d'area, per rafforzare una destinazione e per identificarsi in essa.

Già prima che si manifestasse l'epidemia da Covid-19, il settore del turismo enogastronomico era in costante ascesa, lo sarà di più nei prossimi mesi dove da un lato crescerà l'interesse per i prodotti alimentari a "km zero" e dall'altro, il freno alle vacanze e ai viaggi lontani dalla propria residenza nonché la crisi del settore alberghiero e dell'ospitalità basata su grandi numeri, spingerà sempre più persone a visitare e conoscere i territori locali o di prossimità. Ecco quindi che il binomio "territorio-prodotti tipici", da sempre elemento identitario della Marca Trevigiana, promuove un circolo virtuoso in base al quale mediante la promozione dei prodotti a riconoscimento comunitario si promuove il territorio e al tempo stesso con la promozione dell'offerta turistica territoriale si promuovono i prodotti.

Lo sviluppo del turismo di qualità del "buon vivere" rappresenta un'opportunità per i prodotti tipici del territorio della Marca Trevigiana, la percezione positiva di un territorio aumenta il messaggio favorevole dei prodotti figli dello stesso territorio e ne rafforza l'immagine sul mercato, consolidandone la posizione oltre ad aiutarne la diffusione e il ritorno economico.

Il turista dei prossimi mesi che visiterà i territori della provincia di Treviso, è un turista che si caratterizza per un approccio esperienziale che ricerca nei viaggi, generalmente brevi, la dimensione culturali dei luoghi visitati, cercando di entrare in contatto con le tradizioni e i modi di vita delle comunità locali, una fruizione completa degli elementi caratteristici del territorio: dal paesaggio, ai beni artistici, fino ai prodotti enogastronomici, passando per cultura e tradizioni locali. In questo scenario, il mondo rurale e, con esso, quello agricolo acquistano nuove funzioni e sono chiamati a instaurare un nuovo rapporto con la società urbana.

Il Comitato Promotore ora costituito avvierà un'ampia attività di animazione e informazione sul territorio per il coinvolgimento e la raccolta delle adesione dei seguenti soggetti: Organizzazioni di rappresentanza agricole ed agroindustriali; Organizzazioni di produttori e loro associazioni; Consorzi di tutela riconosciuti (art. 14, L. 526/1999 e art. 41, L. 238/2016) e loro associazioni; Imprese agricole singole ed associate, iscritte alla C.C.I.A.A.; imprese di trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari; enti locali; enti di ricerca e università; enti e associazioni pubblici e privati, consorzi, fondazioni, aziende speciali, società a partecipazione pubblica, enti economici regionali che svolgono attività nell'ambito della promozione, della ricerca e dell'innovazione finalizzate allo sviluppo del sistema produttivo primario; imprese dell'indotto correlate alle finalità ed al Piano di attività.

Il target di imprese da associare nel Distretto è in generale quello dell'interesse alla promozione congiunta dei prodotti del paniere, allo sviluppo e consolidamento della vendita diretta, della accoglienza in azienda, della cura del paesaggio, alla sostenibilità, biodiversità e responsabilità sociale di impresa. Vogliamo alzare l'asticella e richiedere con l'adesione al Distretto il rispetto di alcuni impegni.

Il costituendo Distretto perseguirà i seguenti obiettivi:

  • Consentire alle imprese aderenti e al Distretto stesso per la sua promozione di accedere ai contributi e ai finanziamenti agevolati previsti dal MIPAFF per i contratti di Distretto 
  • valorizzare l'identità comune e riconoscibile delle produzioni di eccellenza tramite il rafforzamento della politica di filiera agricola e agroalimentare
  • creare uno strumento innovativo di governance pubblico-privata di un sistema unitario per la promozione dei prodotti tipici di qualità della Marca Trevigiana,
  • integrazione e promozione congiunta dei prodotti del distretto
  • favorire la vendita diretta e l'accoglienza di qualità in azienda anche con apposito disciplinare
  • diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
  • promuovere il rispetto della legalità, dell'etica e della responsabilità sociale nei soggetti aderenti al distretto;
  • individuare possibili misure di finanziamento su fondi strutturali che possano utilmente contribuire allo sviluppo del distretto
  • motivare i partecipanti alla partecipazione al distretto e stimolarli alla partecipazione illustrando i vantaggi specifici dell'adesione ad una rete che utilizza un marchio comune per la promozione del territorio in ambito locale, nazionale ed internazionale.

Viva soddisfazione per questo primo traguardo raggiunto viene espressa dal presidente del GAL Giuseppe Carlet.

 


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